Medicina e tecnologia: l’innovazione digitale italiana arriva a Harvard 

Su invito del Professor Howard Howell, giovedì 21 febbraio il Dr Giuseppe Cicero ha illustrato gli sviluppi del digitale applicato alla parodontologia, derivanti dalla tecnologia di stampa tridimensionale della startup italiana Oral 3D, alla prestigiosa Università di Harvard.

 

Il Dr Giuseppe Cicero ha condiviso i nuovi protocolli di rigenerazione ossea resi possibili dall’uso della stampa 3D con il Dipartimento Parodontologia dell’ateneo statunitense, dando il via a una collaborazione che porterà gli studenti di Harvard a lavorare su specifici casi clinici servendosi di un modello Oral 3D che resterà in dotazione all’Università bostoniana.

 

Non ancora trentenne, inserito da Forbes tra i 30 under 30 più influenti in campo medico a livello europeo nel 2018, Giuseppe Cicero è cofondatore insieme alla Ricercatrice per politiche pubbliche digitali Martina Ferracane di Oral 3D, una startup cui lavora un team internazionale di clinici e programmatori basata sull’interazione tra un software e una stampante 3D, che consente di trasformare in pochi minuti, direttamente nello studio dentistico, una normale radiografia TAC in un modello tridimensionale realistico e preciso della bocca.

Oltre a modificare il rapporto fiduciario tra medico e paziente (che ora può verificare con i propri occhi il tipo di intervento che dovrà eventualmente subire), questa nuova tecnologia democratizza il tridimensionale grazie a i costi contenuti e apre orizzonti inediti alla prevenzione e alla realizzazione di operazioni virtuali, ma anche, in seguito agli ultimi sviluppi della ricerca, a nuove applicazioni nel campo del maxillo-facciale attraverso la riproduzione dell’intero cranio.

 

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