L’impianto dentale è un dispositivo medico di tipo chirurgico utilizzato per riabilitare funzionalmente ed esteticamente la perdita o la mancanza congenita di uno o più denti, permettendo il sostegno di un sostituto protesico tramite il supporto diretto dell’osso grazie a un processo biologico noto come osteointegrazione.

 

L’intervento per l’inserimento degli impianti dentali può essere affrontato a qualsiasi età, visto che i meccanismi di guarigione sono i medesimi, indipendentemente dall’età del paziente.
Attraverso una tac tridimensionale e ad alcuni software dedicati, oggi riusciamo a stabilire il numero e il tipo di impianti da inserire prima di intervenire direttamente sul paziente, ricorrendo a volte, se necessario, anche a innesti gengivali o a rialzi di seno mascellare al fine di ricreare condizioni ideali di osso e gengiva.
Il tipo più comunemente utilizzato è formato da una o più sezioni, mentre il materiale più frequentemente utilizzato è il titanio nella sua forma pura che, grazie alla sua biocompatibilità, fa sì che l’impianto dentale si integri perfettamente con l’osso e diventi un buon punto di ancoraggio per il dente sostitutivo (corona).

Metodi

La protesi fissa su impianti consta di quattro elementi:

  • impianto dentale in titanio che si inserisce nell’osso;
  • il moncone, che può essere in metallo o in zirconia (metal-free);
  • la vite, che unisce il moncone all’impianto;
  • la corona, che può essere in metallo ceramica o in zirconia ceramica.

Esistono due modi per inserire le corone sugli impianti dentali:

  • Corona avvitata
  • Corona cementata

Con il primo metodo il legame fra l’impianto e la corona avviene tramite una vite passante, mentre con il secondo metodo il legame viene assicurato attraverso l’uso di cementi. Trattandosi di metodi altrettanto validi, sarà il dentista a valutare quale dei due è più adatto alla specifica situazione orale del paziente.
In alcuni casi, soprattutto nelle zone ad alta valenza estetica, è possibile impiantare un dente in titanio nella stessa giornata in cui viene tolto quello naturale ormai perso (impianto post – estrattivo) e applicare immediatamente la protesi dentaria provvisoria (impianto dei denti a carico immediato). In questo modo il paziente non risentirà di alcun problema estetico anche nella fase transitoria necessaria per l’osteointegrazione dell’impianto dentale. La protesi dentaria fissa definitiva viene applicata mediamente due-tre mesi dopo l’inserimento dell’impianto dentale.
La tecnica del carico immediato viene eseguita nelle zone ad alta valenza estetica (come per esempio gli incisivi centrali) e nel caso di riabilitazioni implanto-protesiche su tutta l’arcata.

Prolungare la durata dell’impianto dentale

Il prerequisito per il successo a lungo termine degli impianti dentali osteointegrati è la presenza di osso e gengive sane. Premettendo che un impianto potrebbe durare anche tutta la vita, questa condizione non può essere assicurata a causa della presenza di molteplici variabili che potrebbero agire negativamente sulla durata dell’impianto. L’igiene periodica (domiciliare e professionale) e il fumo di sigaretta possono fare la differenza. Un impianto che non è stato sottoposto ad adeguata igiene in un soggetto fumatore presenta elevate possibilità di vedere la propria durata drasticamente ridotta.
Per l’igiene quotidiana, è raccomandabile usare lo spazzolino ,il filo e l’idropulsore, secondo i consigli del medico odontoiatra.
L’impianto, proprio come i denti naturali, deve essere curato e controllato regolarmente, effettuando controlli dentistici con una certa periodicità, preferibilmente ogni quattro mesi.

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