Tecnologia e salute: finanziamento da 145.000 euro ed ingresso in LUISS EnLabs per Oral 3D, la startup che disegna soluzioni di stampa 3D per dentisti

Oral 3D, la startup italiana che disegna soluzioni di stampa 3D semplici ed intuitive per specialisti in campo odontoiatrico e maxillo facciale, entra in LUISS EnLabs, l’acceleratore di startup di LVenture Group nato da una joint venture con l’Università LUISS e oggi punto di riferimento a livello europeo.

Oral 3D è stata infatti selezionata per partecipare all’ultimo programma di accelerazione di LUISS EnLabs, accedendo così a un investimento di 145 mila euro da parte di LVenture Group, primario operatore Venture Capital nel panorama italiano: un’offerta tra le più alte in Europa a livello micro-seed, che porta in dote la partnership strategica con Hatcher+, Fondo VC internazionale con base a Singapore.

Nel corso dei 5 mesi del programma di accelerazione, Oral 3D sarà supportata nel suo sviluppo dal team di esperti di LUISS EnLabs e da una rete di oltre 50 advisor per lanciare la sua offerta nel mercato e portare la stampa 3D negli studi dei dentisti italiani. Grazie al programma, Oral 3D entra a far parte dell’ecosistema vibrante di LVenture Group negli Hub di Roma e Milano, dove al contatto quotidiano con startup, investitori e rappresentanti delle corporate si unisce la possibilità di accedere a centinaia di eventi legati al mondo dell’innovazione, fonte di costante ispirazione e di opportunità di networking.

Fondata da Giuseppe Cicero, giovane dentista di spicco nel mondo della parodontologia e rigenerazione ossea, e Martina Ferracane, ricercatrice e policy advisor in politiche digitali (già inseriti nel 2018 dalla prestigiosa rivista Forbes tra i 30 under 30 più influenti d’Europa in campo medico), Oral 3D offre la prima soluzione di stampa 3D plug-and-play che consente di creare in maniera semplice ed intuitiva modelli tridimensionali realistici e precisi della cavità orale del paziente, direttamente nello studio dentistico, partendo da un semplice esame radiografico/TAC.

Oltre a migliorare il rapporto fiduciario tra medico e paziente (che ora può “vedere” il tipo di intervento che dovrà eventualmente subire), questa nuova tecnologia democratizza la stampa 3D grazie ai costi contenuti e apre nuovi orizzonti alla prevenzione e alla pianificazione del trattamento, ma anche, in seguito agli ultimi sviluppi della ricerca, a nuove applicazioni nel campo del maxillo-facciale attraverso la riproduzione dell’intero cranio.

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