La rigenerazione ossea parodontale è un intervento chirurgico volto a pulire in profondità i tessuti danneggiati da uno stato di infiammazione dettato dalla presenza di una parodontite e a rigenerare l’osso riassorbito.

Lo scopo è eliminare i tessuti intaccati dall’infiammazione e predisporre la possibilità di intervenire con un innesto osseo. Allo scopo di intervenire sulle aree danneggiate, si procede con una terapia rigenerativa, che consiste nella rigenerazione guidata dei tessuti e dell’attacco parodontale.

La rigenerazione guidata dei tessuti è una procedura chirurgica che prevede l’utilizzo di barriere meccaniche, definite membrane, da inserire sotto la gengiva. L’applicazione delle membrane è finalizzata a dirigere la crescita di nuovo tessuto osseo e gengivale in siti con volumi o dimensioni di osso o gengiva insufficienti per il corretto funzionamento, l’estetica o il restauro protesico.

Le membrane possono essere riassorbibili e in grado quindi, di biodegradarsi e assorbirsi da sole nel giro di qualche settimana, o non riassorbibili e quindi da dover rimuovere attraverso un ulteriore intervento da effettuare dopo l’avvenuta rigenerazione dei tessuti.

Come per la maggior parte dei protocolli finalizzati al trattamento di patologie parodontali, la rigenerazione ossea parodontale prevede l’impiego di biomateriali, ovvero materiali adatti a interfacciarsi con sistemi biologici allo scopo di arrestare l’avanzare della patologia parodontale e rigenerare i tessuti duri e molli.

Quali sono i fattori che influenzano la riuscita di un intervento di rigenerazione osse parodontale?

Ogni situazione dentale è diversa dalle altre e lo stesso discorso vale anche per la rigenerazione ossea parodontale e, nello specifico, per il difetto generato dalla patologia. Ogni lesione ossea parodontale, infatti, presenta un’anatomia unica e può richiedere un trattamento diverso a seconda della sua morfologia.

Un primo livello di classificazione differenzia i difetti orizzontali, infraossei e di formazione. I difetti vengono definiti orizzontali quando la base della tasca è coronale rispetto alla cresta alveolare mentre i difetti infraossei sono apicali (difetti verticali). Tuttavia, quanto più profondo è il difetto infraosseo, tanto più ci si potrà aspettare riempimento rigenerativo.

Altri fattori di guarigione dipendono da fattori generali tra i quali elenchiamo età, fumo, igiene orale, alimentazione, abitudini del paziente.

Di solito, i primi risultati sul funzionamento della terapia rigenerativa si hanno a distanza di quattro o sei mesi.

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